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mercoledì 24 ottobre 2012

Scaricati un paio di schiaffi // I piangina del download (splattercontainer.com inside)

Questa mattina, mentre passavo in rassegna come sempre lo Splattercontainer, ho trovato una recentissima intervista a Federico Zampaglione, nella quale si parla del nuovo Tulpa ma anche più in generale di cinema e di cinema horror in Italia. A questo proposito il buon Zampagliò fa notare a fronte di un esercito di "appassionati" che si lamenta della pochezza dei film horror italiani, della scarsa distribuzione o della cattiva promozione, c'è' sempre meno gente che al cinema ci va davvero. Effettivamente se in sala ci vanno sempre i solito quattro gatti perchè una casa di produzione dovrebbe investire dei soldi in questo genere, sapendo in anticipo che non ci sarà un guadagno significativo?

Da quando il download illegale è diventato diffuso e radicato sembra quasi che sia una cosa assolutamente normale. Lungi da me fare il moralista, ma se non si dà neanche un minimo contributo al mercato, come si può pensare che la qualità possa essere quantomeno decente? Di questo passo saremo costretti a sorbirci deprimenti cinepanettoni (che sono quelli che i soldi li fanno girare) per dodici mesi all'anno, mentre le pellicole di qualità almeno presunta rimarranno appannaggio di qualche cinema irraggiungibile ai più facendo perdere montagne di soldi ai produttori.
E lo stesso discorso lo si può fare per la musica, i dati di vendita parlano chiaro, di cd se ne acquistano sempre meno. E che non mi si venga a dire che costano troppo o altre minchiate del genere, perchè basta andare su un Play.com qualsiasi per rendersi conto che per una nuova uscita si possono spendere anche dodici euro senza spese di spedizione e che un grande classico lo si porta a casa anche a cinque miseri euro.

Se venisse utilizzato come mezzo di valutazione a fronte di un eventuale acquisto o semplicemente come integrazione alla propria disco/filmografia, scaricare anche illegalmente non sarebbe nulla di tragico. Io stesso lo faccio ma compro anche molto. Il problema non è il download in sè, ma è la mentalità di troppe persone le quali credono che avere tutto gratis sia un loro diritto. Io lo chiamo furto. Se scarico illegalmente accetto il fatto di aver rubato, di certo non mi convinco di essere un onesto paladino della giustizia che combatte contro i poteri forti dell'economia globalizzata.
Ognuno è chiaramente libero di fare quello che gli pare, ma reputo chi scarica SEMPRE senza comprare MAI un coglione. E spesso è anche un coglione piangina che si lamenta se la distribuzione di un film è tardiva, o se la sua musica preferita non se la fila nessuno. 
Se è così è anche perchè almeno un po' ce lo siamo meritato.

Intervista a Federico Zampaglione QUI, su Splattercontainer.com

lunedì 16 luglio 2012

Back To The Future

Tornare dalle vacanze non è mai semplice. C'è sempre un periodo di assestamento più o meno lungo che può essere davvero pericoloso, portandoti a compiere gesti scellerati di cui pentirsi poco dopo. Ebbene io ci sono cascato in pieno e i risultati sono stati i seguenti:


Acquisto di Oceania, nuovo album degli Smashing Pumpkins nel quale Billy Corgan recluta i sosia delle zucche originali in versione giovane, talmente giovane da suscitare qualche sospetto che preferisco tenere per me. Tutto sommato potrebbe essere un acquisto valido, se ne parla bene, peccato solo per i sosia. Io avrei fatto fare una comparsata anche a Super Vicky, tanto per alimentare le buone vecchie leggende metropolitane.





Acquisto del nuovo album di Mark Tremonti, che come ogni buon chitarrista famoso che si rispetti apre la sua parentesi solista con questo All I Was di cui non so veramente nulla. C'è un singolo che gira, ma ormai voglio gustarmi la sorpresa, sperando che non abbia il sapore che tanto piace a Gianni Morandi.






Visione di The Amazing Spider-Man al cinema. Sin da piccolo sono stato un grande fan di questo personaggio, leggevo e collezionavo assiduamente fumetti che oggi hanno un ottimo valore di mercato e che saggiamente ho buttato nel cesso ormai tempo addietro. Cagata pazzesca. Trama stravolta, eroe mascherato che passa tutto il tempo senza maschera e che si fa riconoscere da tutti (forse per salvaguardare il ciuffo imponente), il personaggio dello zio Ben sembra uscito da Genitori in Blue Jeans, mentre la zia May pare una vecchia cocainomane in astinenza. Se aggiungiamo un taglio adolescenziale in stile Twilight, l'assenza di scene spettacolari e un filo narrativo scritto probabilmente da un barbapapà, ecco che abbiamo confezionato la più classica delle " "pulpettedimmerda" (cit.)

mercoledì 27 giugno 2012

Cosa?


Che si preparino gli ortaggi! Stasera vado a vedere La Cosa, prequel di quella Cosa vera che era già il remake di un'altra Cosa. Insomma, rischia di essere 'nammerda vera, ma non posso di certo tenermi il dubbio. Chiedo solo che sia un film decente, niente di più, non mi sembra una richiesta così esosa.

"Non è umano. Non ancora."

Io spero solo che non faccia schifo.

lunedì 25 giugno 2012

Epic Fail Is In Da House


Nel momento in cui si è materializzato il più grande Epic Fail (e lo scrivo a lettere maiuscole) nella storia della musica dal vivo, ho capito che è il momento di riconsiderare un paio di cosette.

Basta concerti iper costosi di vecchi relitti che nemmeno si sa se riusciranno a suonare, basta concerti per fare piacere a qualcuno, basta concerti di chi non si merita nulla se non sonori schiaffoni. E soprattutto, basta buonismo all'italiana.

In tutto questo non so che film andare a vedere questa sera. Le Paludi Della Morte? The Diaries Of Chernobyl? Paura 3D?
Puzzano tutti di fallimento lontano un miglio e la cosa è davvero affascinante.

martedì 14 febbraio 2012

Machete improvvisa


Quando la cafonaggine non è mai abbastanza. Il ritorno di Machete al cinema era annunciato, ma quando le cose si fanno concrete è il momento di emozionarsi. Per la trama si parla di Machete che va in messico per ammazzare un po' di gente che fa parte di qualche cartello di qualche droga in una qualche località dove ci sarà qualche gnocca seminuda e qualche balordo da sbudellare. Pare che Robert Rodriguez sarà di nuovo al timone, quindi non temo nulla!

Se posso fare lo schizzinoso, vorrei che fosse ancora più esagerato e pacchiano, senza quella sottile patina che ricopriva il primo. Ma questo è giusto per fare il bastian contrario.


venerdì 18 novembre 2011

Cube Zero // E sono scintille!

Quando durante uno zapping selvaggio mi sono imbattuto in Cube Zero ho subito pensato che fosse un semplice caso di omonimia col celebre e grandissimo The Cube, invece durante la visione ho tristemente scoperto che la verità era un'altra: Cube Zero (2004) è proprio l'ennesimo seguito del mitico cubo! 
Dopo un primo film di altissimo livello ed un seguito appena sufficiente (voglio essere buono), c'era bisogno di questo ennesimo tentativo? Ovviamente la risposta è no! Bastano pochi minuti di (orrenda) visione e ci si rende conto che questo film è stato probabilmente girato di straforo sul set di una telenovela venezuelana di bassa lega, con attori agghiaccianti ed idee che sarebbero state scartate anche per una puntata di Capitan Power. Il lato tragicomico di questo film è comunque affascinante, ammetto di essermi fatto delle grasse risate quando è entrato in scena lui:
 
Non sto nemmeno a spiegare chi sia (no, non è il doppelganger sfortunato del Dottor House), tanto non ha alcuna importanza. Si, perchè in Cube Zero tutto succedde rigorosamente a caso, ed ecco che spuntano siringhe avvelenate sotto i piedi dei prigionieri, si fondono targhette metalliche a comando ed un impiegato è in grado di togliere la corrente all'interno del cubo semplicemente staccando con il piede dei fili (probabilmente fili di un citofono a giudicare dalle dimensioni) che passano sotto la sua scrivania. Con la partecipazione di Alberto Tomba sarebbe stato un film indimenticabile.

lunedì 29 agosto 2011

1981

In occasione dei miei trent'anni appena compiuti, mi sono fermato a pensare a tutto quello che di buono ci ha regalato il cinema in quel fatidico anno, il 1981. Dopo qualche verifica ho realizzato che è stata un'annata davvero eccezionale! Alcune pellicole hanno fatto la storia da subito, altre sono diventate di culto solo successivamente, ma in mezzo ad una serie di film spazzatura hanno trovato spazio anche delle vere e proprie pietre miliari. Almeno per gli appassionati di horror, action e commedie...

Partendo appunto dall'horror, oltre ad Halloween II - Il signore della morte e l'accoppiata di Fulci L'aldilà/Quella villa accanto al cimitero, il 1981 ha segnato l'uscita (almeno negli USA, da noi molto più tardi) di uno dei cult movie per eccellenza: La Casa, di Sam Raimi. Imprescindibile! (il 1982 nel titolo del trailer è un'errore)



Rimanendo nel filone horror, ma questa volta di stampo fantascientifico, David Cronenberg ha deliziato il pubblico con Scanners. La scena della testa esplosiva rimarrà per sempre nell'immaginario di ogni appassionato.



Chi nel 1981 voleva farsi quattro risate poteva benissimo andare al cinema a vedere Fracchia la belva umana, oppure I Fichissimi, altro film diventato un vero e proprio culto. Qui troviamo tutti i protagonisti della commedia trash che ci piace tanto, ed uno spaccato della Milano che fu. Indimenticabile!



Vogliamo parlare di action?
Quell'anno usciva Interceptor - Il guerriero della strada, il secondo capitolo della trilogia di Mad Max. Macchine veloci, violenza e sparatorie in un futuro post apocalittico governato dall'anarchia, nel quale si è disposti a tutto pur di avere...della benzina! Non dico altro.



E poi c'è lui: 1997 - Fuga da New York, del maestro John Carpenter.
Difficile trovare un film più tamarro e spregiudicato, dove il testosterone scorre a fiumi, così come il sangue. Jena Plissken interpretato da Kurt Russel è un personaggio ormai immortale.


Buon compleanno a me!


lunedì 27 giugno 2011

Super 8 p.2 // La sfida


Dalla pagina Facebook italiana ufficiale di Super 8:

"Super 8, il nuovo film di J. J. Abrams, sarà al cinema dal 9 settembre 2011!"

Che la protesta riguardante la data di uscita del film abbia prodotto qualche risultato? Forse. Ma probabilmente non lo sapremo mai. L'ufficio stampa di Universal Italia non è molto loquace e di risposte alle nostre domande non ne sono arrivate. Qualunque sia il motivo di questo piccolo anticipo sulla data prevista (30 Settembre 2011), non posso di certo dire di essere soddisfatto per un ritardo comunque ingiustificato. Se invece una giustificazione esiste, sarebbe il caso che Universal la scrivesse in un comunicato piuttosto che negarsi a tutti quelli che pagano un biglietto da più di otto euro (li mortacci!).

lunedì 13 giugno 2011

Super 8 // Quando l'alieno perde il treno

Lo scorso weekend ha visto l'uscita nelle sale americane di Super 8, il nuovo e attesissimo sci-fi movie di J.J. Abrams. La campagna pubblicitaria di Super 8 è stata ben congegnata per mantenere alta la curiosità ed il mistero su ciò che accadrà nel film e tutti abbiamo sicuramente visto e rivisto i video disponibili in rete, come il classico della sala di montaggio.
Fin qui tutto bene, siamo pronti per assicurarci un posto in sala! Allacciate le cinture, si parte!
O forse no...Universal Italia ha da poco annunciato che la nuova data di uscita di Super 8 nel bel paese sarà il 30 Settembre 2011. Ebbene si, non è uno scherzo, dovremo aspettare più di tre mesi per avere questo stramaledetto film nelle nostre sale. Tre mesi di durante i quali sarà impossibile non trovarsi stampato sullo schermo un bello spoiler che ci rovinerà la festa, e durante i quali saremo costretti a mangiarci il fegato dalla curiosità trasformando la nostra estate in un livido inferno! Sempre che la parte nobile del nostro animo non ceda alla mela avvelenata e tanto comoda del torrent (ho resistito più di un anno per Machete, posso farcela anche stavolta).
 
Ok, forse sto esagerando, ma non riesco a nascondere la mia delusione per una politica quantomeno strana se consideriamo la caratura di questo film (pellicola di sicuro successo, con un hype altissimo). Da segnalare che dalle notizie ufficiose che circolano non solo saremo gli ultimi a vedere questo film nelle sale, ma rispetto alla penultima nazione (Spagna, 19/08/2011) avremo più di un mese di ritardo. Terrificante!
Non conosco le dinamiche che regolano la distribuzione cinematografica, ma conosco un pubblico italiano di appassionati che è sempre pronto a sostenere fedelmente il cinema di qualità. Posso tranquillamente affermare che meritiamo qualcosa di meglio di una raffica di pesci in faccia! 
Porque? Porque? Porque? (cit.)

Di questa "campagna di sensibilizzazione" nei confronti di Universal si è reso portavoce lo Splattercontainer, come al solito molto attento quando si tratta di difendere i diritti del pubblico.

Questo è il link all'articolo di Actarus su SC:

Ad oggi sembra che da parte di Universal Italia non ci sia alcuna risposta ufficiale alle domande poste da Actarus e da noi delusi. Non pretendo che cambino i loro piani di fronte ad una mobilitazione di questo tipo, ma fornire una qualche spiegazione sarebbe un buon punto di partenza. Nell'attesa diffondiamo il più possibile la notizia e continuiamo a farci sentire!

Augh

venerdì 6 maggio 2011

World Invasion (2011)

Dopo una giornata da incubo tra lavoro, biglietti sbagliati, dentisti impazziti e portafogli vuoti, un bel film di guerra con tanto di invasione aliena ci voleva proprio. Nonostante non l'avesse cagato nessuno, World Invasion lo volevo proprio vedere, da buon appassionato di marziani incazzati. 

Sulla trama non c'è molto da dire, è piuttosto classica: un esercito alieno sbarca sulla terra attaccandola improvvisamente con l'obiettivo di colonizzarla per appropriarsi delle sue risorse naturali. In tutto questo gli esseri umani sono trasformati in prede da cacciare, soverchiati dalla superiorità militare dell'avversario extraterrestre. La vicenda si svolge interamente a Los Angeles, dove uno sparuto gruppo di marines deve cercare di salvare la pelle in un ambiente totalmente ostile. La prima parte del film è molto interessante, perchè insieme all'azione incessante si insiste molto sul lato umano della vicenda e soprattutto sul terrore provato da questi soldati di fronte ad un avversario che sembra invincibile. La tensione è sempre altissima, nessun posto sembra sicuro, proiettili ed esplosioni di sprecano. Per portare a casa le chiappe c'è da sudare parecchio e questo è ancora più chiaro quando partono le panoramiche su una L.A. rasa al suolo ed allo stremo delle forze.
Più scorrono i minuti però, più questi marines si rendono conto di essere nati sullo stesso pianeta di Chuck Norris e le loro armi diventano più potenti, più precise, diventano forti e coraggiosi come dei leoni. Il resto è intuibile...
 In poche parole il film diventa una cagata e si riduce ad uno smodato elogio del patriottismo e dell'esercito americano. Il finale inoltre è palesemente riciclato da Independence Day di Emmerich e non aggiunge niente ad un film che a quel punto ha ormai ben poco da dire.
Occasione persa, il regista Liebesman parte bene ma poi si tuffa in una campagna di reclutamento militare stucchevole, anche se prevedibile in un film del genere.
Ma quando lo vedremo un esercito alieno che colonizza davvero la terra? Questi si fanno miliardi di chilometri con astronavi gigantesche, favoriti da tecnologie più avanzate di centinaia di anni rispetto alle nostre, sono tanti, incazzati neri, armati fino ai denti, difficili da abbattere, eppure fanno sempre la figura dei fessi di fronte ad una manciata di marines, ad un "raffreddore" o ad una spruzzata d'acqua! Ma ridatemi Cloverfield, un bel mostro che non abbatti nemmeno con un missile in mezzo agli occhi, e che ti fa un culo grosso come una casa! Tutti a letto, e senza cena!

lunedì 7 marzo 2011

Piranha a poppa!

Ieri sera è toccato a me. Piranha 3D era uno dei film più attesi di tutta la stagione, non appena ho avuto l'occasione mi sono fiondato al cinema dietro casa, esaltato come non mai!
La trama ormai la conoscono anche i muri, sta di fatto che un terremoto apre una faglia sul fondo di un lago, dal quale sbucano migliaia di piranha voraci e blablabla...ma che importa? La vera forza del film sta nelle due colonne portanti: gnocche da paura e violenza esplicita!

Lo scenario in cui si svolgono le vicende è Lake Victoria, località lacustre dell'Arizona caricata a molla in occasione dello Spring Break. Non c'è nemmeno tempo di godersi i primi culetti saltellanti che i nostri pesciolini preferiti divorano il primo, ignaro pescatore, dando inizio alla loro caccia al cibo. Prima di arrivare alle scene clou del film, incontriamo adolescenti arrapati, lesbo spogliarelliste guidate dal nostro vecchio amico Ultraman (!!!), bambini di cinque anni più sgamati di Lindsey Lohan e Doc di Ritorno Al Futuro che interpreta un esperto scienziato esperto di tonno pinna gialla.
Tutto questo mentre i piranha mietono vittime, avvicinandosi alla festa in spiaggia, dove si consuma una vera e propria mattanza di oltre quindici minuti nei quali si vede di tutto. Corpi mutilati, sangue ovunque, braccia mozzate, corpi dilaniati, mutilazioni assortite...tutti avviene senza pietà e nel modo più esplicito possibile, alla luce del sole. Qui non c'è spazio per l'immaginazione! Il finale è più che improbabile, ma è perfettamente in linea con lo spirito che il regista ha voluto dare alla pellicola.

Alexandre Aja ha fatto davvero un ottimo lavoro, Piranha 3D ha tutte le caratteristiche che servono per un film del genere (trama inesistente e surreale, donne, violenza), è girato molto bene e a livello visivo è molto interessante, nonostante l'abuso di CGI. Il cast d'eccezione (anche Eli Roth fa la sua comparsata) impreziosisce il tutto .

Per quanto mi riguarda il film è ottimo, da non perdere per tutti gli appassionati del genere. Per tutti gli altri si tratta solo di soldi buttati, per il cinema e per i chili di plasil che serviranno a placare lo stomaco sottosopra.

lunedì 28 febbraio 2011

Viva la muerte!




VIVA LA MUERTE! Rassegna permanente sul cinema dei morti viventi. Atto II

DAL VERME Associazione Culturale Circolo Arci
via Luchino Dal Verme 8 (Pigneto), ROMA 
www.myspace.com/dalverme8
e
BIZZARRO CINEMA 
www.bizzarrocinema.it

in collaborazione con

CINECLUB DETOUR
Via Urbana, 107 – Roma 
www.cinedetour.it

presentano

W LA MUERTE!
Rassegna permanente sul cinema dei morti viventi
Atto II

"Se un morto vivente è condannato all’immortalità anche una rassegna che li riguarda merita lo stesso destino!"
MARZO 2011

Martedì 1 - reMAKING ROMERO
21.00 
NIGHT OF THE LIVING DEAD: REANIMATED (Usa 2009, 96’ – v.o.) di Mike Schneider
Rivisitazione di un collettivo di artisti che, cogliendo l’occasione del public domain dell’opera madre di G.A. Romero, rielabora l’immaginario romeriano dando vita a un’opera unica nel suo genere. Le tecniche utilizzate sono le più varie: animazione, burattini, dipinti, tatuaggi e quant’altro. Sotterraneo!

Sabato 5 – CINECLUB DETOUR via Urbana, 107 Roma
GAY ZOMBIES – BRUCELABRUCE
21.00 
OTTO; OR, UP WITH DEAD PEOPLE (Germ/Can 2008, 94’, v.o. sub.ita) di Bruce LaBruce
La storia di un giovane morto vivente gay che si trova a interpretare un film underground. Ironico, splatter, politico, pornografico, sconvolgente. Primo zombi-movie di LaBruce. Un cult!

Martedì 15 - ZOMBI ITALIANI & inFOOD! ZOMBI 3 (Italia 1988, 94’) di Lucio Fulci e Claudio Fragasso
(+ trippa alla romana)
Materiale radioattivo più terroristi uguale contaminazione che genera morti viventi nel Sud-est asiatico. Turisti e militari cercano di fargli il culo! Riusciranno i nostri eroi? Il cinema zombie italiano che si “imbruttisce”. La trippa alla romana vi darà coraggio.

Martedì 22 - ROMERO DAWN OF THE DEAD (Italia/Usa 1978, 128’ - v.o. sub.ita) di George A. Romero
Secondo film della sag(r)a romeriana sui morti viventi, Dawn Of Dead, è IL FILM DI ZOMBIE! Capolavoro dei capolavori. Non serve aggiungere altro. A seguire DJ BUB (splatter & gore music) (dis)selezione musicale per stomaci forti.

Martedì 29 - LA MORTE AL LAVORO (pandemie e altri disastri) THE SCREWFLY SOLUTION (Can/Usa 2006, 59’ – v.o. sub.ita) di Joe Dante
Dalla prima serie televisiva “Masters Of Horror” un capolavoro di rara bellezza. Punto di partenza: la misoginia come origine dell’estinzione della razza umana! 
PONTYPOOL (Can 2008, 93’ - v.o. sub.ita) di Bruce McDonald
Pontypool è una tranquilla cittadina dell’Ontario in cui un carismatico speaker radiofonico è testimone di una devastante ecatombe dei residenti causata da un imprevedibile virus. Opera superlativa!

APRILE 2011

Sabato 2 – CINECLUB DETOUR via Urbana, 107 Roma
GAY ZOMBIES - BRUCELABRUCE 
L.A. ZOMBIE (Usa/Germ 2010, 62’) di Bruce LaBruce
(+ presentazione box set: Bruce LaBruce - edito da Atlantide Entertainment)
Un senzatetto omosessuale e schizofrenico crede di essere uno zombie alieno. Opera eccentrica e sovversiva completamente priva di dialoghi. Estremo e poetico.

Martedì 5 - ZUMBIS DO BRASIL MANGUE NEGRO (Brasile 2008, 105’ - v.o. sub.ita) di Rodrigo Aragão
Da una palude di mangrovie, fonte di sostegno per poveri pescatori e cacciatori, emergono brutali e famelici zumbis. Una cruda e rozza lotta per la sopravvivenza in un gustoso zombie movie agricolo! A seguire DJ BUB (splatter & gore music) (dis)selezione musicale per stomaci forti.

Martedì 12 - LIVE&ShortZOMBIES
- BOB CORN Live (IT - Folk)
Seguono zombi shorts: 
PARIS BY NIGHT OF THE LIVING DEAD (Francia 2010,12’ – v.o.sub.eng) di Grégory Morin LE QUELOUNE (Canada 2008, 11’) di Patrick Boivin FEAR OF THE LIVING DEAD (2009.15’ – v.o.eng.) di Randy Smith H5N1: LE JOUR DE LA PANDÉMIE (Francia 2008, 8’ - v.o.sub.eng) di Jean-Olivier

Martedì 19 - ZOMBI ITALIANI & inFOOD! ZOMBIE 4 – AFTER DEATH (Italia 1988, 84’) di Claudio Fragasso
(+ coratella con carciofi)
Una comunità di scienziati versus uno stregone voodoo. Vince lo stregone visto che gli zombi li produce lui. Ma sull’isola maledetta ci sono sempre troppe cose che non tornano… Film tanto brutto quanto bello! Tranquilli, c’è la coratella.

Martedì 26 - DOUBLE CLASSIX L’ISOLA DEGLI ZOMBIE (Usa 1932, 69’ – v.ita) di Victor Halperin THE MAN THEY COULD NOT HANG (Usa 1939, 69’ - v.o. sub.eng) di Nick Grinde
Bela Lugosi e Boris Karloff sono i padrini della prima serata CLASSIX, percorso filologico sulla storia senza fine del film sui morti viventi. Due classici dal decennio in cui gli zombi mettono i loro claudicanti primi passi su pellicola.

(rassegna a cura di Anthony Ettorre – info: 
wlamuerte@email.it)

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Ingressi:
Dal Verme: ingresso con tessera Arci
Cineclub Detour: tessera + sottoscrizione

mercoledì 2 febbraio 2011

Lake Victoria è un posto pericoloso



Ieri è arrivata un'altra grande conferma, direttamente sul mio cellulare...il 4 Marzo uscirà in tutti i cinema Piranha 3D, uno dei film da me più attesi per questo 2011.

La notizia arriva a pochi giorni di distanza dalla conferma dell'uscita di Machete il giorno di pasqua, quindi l'euforia è a mille! Adesso non mi accontento più, sono carichissimo e voglio l'annuncio di un'altra delle pellicole più desiderate da grandi e piccini di tutto lo stivale: Hobo With A Shotgun. Quando il cerchio sarà completo, non avrò altro da chiedere a questa stagione, sarò appagato e in pace con me stesso.

A proposito di Hobo With A Shotgun, ecco l'ultimo poster ufficiale, un lavoro coi controcazzi. Direttamente prelevato da una news trovata su Splattercontainer.com


"Delivering justice one shell at a time"

lunedì 4 ottobre 2010

"Cinematografò"

Andare al cinema due volte in una sola settimana per vedere due tamarrate di quelle giuste, non ha prezzo!
the horde
Cominciamo dalla fine...
The Horde: questo film francese giunge nelle sale in ritardo mostruoso, quasi fantozziano, rispetto alla sua data di uscita all'estero, e già questo fa girare le palle. In ogni caso è un piacere notare come la distribuzione nel milanese sia buona, e che si possa trovare in molti cinema e con diverse scelte di orario. Il film ha grandi potenzialità, ci sono zombie, un manipolo di anti-eroi armati ed incazzati (bella l'idea dei poliziotti vendicatori uniti agli spacciatori che volevano ammazzare), e un palazzo-fortezza fatiscente e disabitato. Peccato che il film sia una patacca senza arte ne parte! Non c'è una storia, tutto accade senza un perchè; un morto pieno di pallottole resuscita attaccando i malcapitati sotto tiro e guardando fuori da una finestra si scopre che la città è in fiamme e piena di zombie assetati di sangue. Tutto quindi scorre senza un perchè, e questo non contribuisce a creare l'atmosfera di tensione e paura che servirebbe in uno zombie movie che si rispetti. Se poi in tutto questo si inseriscono anche personaggi senza anima, macchiette grottesche (il vecchio matto sarebbe indecente anche in un film malatissimo di Fulci) e dei dialoghi davvero scadenti uniti ad un doppiaggio non perfetto, allora la frittata è fatta. Un paio di scene di tutto rispetto ci sono, ma è davvero poco per un film che non ha mantenuto quelle che erano le premesse. Bocciato senza possibilità di appello. C'è un motivo per andare al cinema a vederlo però: questi film "di nicchia" solitamente vengono snobbati dalle sale più comuni. La presenza degli appassionati è doverosa per non dare un pretesto a chi non vede l'ora di archiviare l'horror in favore di puttanate in stile cinepanettone.

Ma ora è il momento della vera chicca: The Expendables (I Mercenari).
Parlare della trama sarebbe superfluo, perchè sappiamo tutti che ci saranno un dittatore sudamericano, della droga, una donna da salvare e un sacco di esplosioni. Troppo facile da indovinare...I Mercenari è una sorta di tributo all'action anni '90, un film in cui è necessario spegnere il cervello e godersi tutto quello che c'è di tamarro sulla faccia della terra: testosterone a fiumi, macchine veloci, armi, bombardamenti aerei, pestaggi, torture, fighe da paura, esplosioni a tutto spiano. Il cast è composto da tutti i più affermati protagonisti dei film d'azione dello scorso millennio, da Stallone (regista e attore), a Dolph Lundgren, passando da Bruce Willis per poi giungere a Mikey Rourke e a tanti altri. La domanda fatidica è una: The Expendables è una cagata? Ovviamente si!! Ma è una di quelle cagate che ti esaltano, che portano indietro l'evoluzione dell'uomo di parecchie migliaia di anni, ed è esattamente quello che deve fare un film del genere. Promosso!!

lunedì 6 settembre 2010

They won't stay dead!

Human flesh


"They keep coming back in a bloodthirsty lust for HUMAN FLESH!"
Una notte del 1968 ha cambiato per sempre la storia del cinema, dando vita ad un concetto di horror nuovo, moderno e terrificante. E' stata la notte in cui George A. Romero ha risvegliato i morti, e li ha fatti camminare sulla terra in mezzo a noi.
A living dead again!

Fino ad allora abbiamo visto di tutto sui nostri schermi: lupi mannari, vampiri, fantasmi, assassini spietati...ma non esiste un'immagine nella storia del cinema che sia più devastante di un'orda di zombie putrescenti che avanzano lenti ed inesorabili verso il loro pasto di carne umana! Il morto vivente moderno creato da Romero, è perfetto nella sua concezione: lento, capace solo di provare l'istinto primario della fame, è inesorabile, e soprattutto è già morto! Scordiamoci castelli infestati, fortezze barocche avvolte nella nebbia e costumi ottocenteschi...questa è realtà, questo è oggi! Un'america qualsiasi, popolata da persone qualsiasi che non possono far altro che fuggire, e ritardare ciò che sin dall'inizio appare inevitabile: una fine disperata.

Tutto il ciclo degli zombie è infatti caratterizzato da un pessimismo quasi esasperato. Le vicende hanno inizio in situazioni già compromesse, dalle quali si capisce subito che non ci sarà un lieto fine, e che pur sopravvivendo alla battaglia, la guerra avrà un solo vincitore. Questo è il modo del regista newyorkese di esprimere la propria dura critica verso la società americana dell'epoca. Una critica spietata, quasi nichilista, che pervade tutti i suoi lavori.
Survival!
Survival!

Night Of The Living Dead (1968) è stato un vero punto di svolta nel cinema horror, l'inizio di una saga e di una concezione dello zombie molto diversa da quella tramandata dalla tradizione. Posso solo immaginare l'impatto che abbia avuto la pellicola nel '68...sette persone si rifugiano in una casa di campagna, inseguiti da un'orda barcollante di non morti. Nessuno di loro sa chi siano, nè cosa sia accaduto...sanno solo che sono affamati, e che non si fermeranno finchè non si saranno saziati della loro carne. I protagonisti rappresentano alla perfezione ciò che la società americana può offrire, con tutti i suoi difetti: un ragazzo di colore, una giovane fanciulla, una coppia di fidanzatini perbene, la famiglia borghese e bigotta. Una convivenza difficile...sarà solo l'istinto di sopravvivenza ad evitare che accada il peggio prima che gli zombie facciano capolino. C'è una televisione, dalla quale possono ascoltare notizie su ciò che sta accadendo nel mondo. Notizie poco confortanti: radiazioni venusiane stanno risvegliando i morti, ovunque nel mondo. Questo non fa altro che aumentare il livello di tensione e paranoia già altissimo per tutta la durata del film, che si conclude con un tipico esempio di imbecillità umana.
The
Dawn

L'importanza del primo capitolo è stata fondamentale, ma quello che ritengo il massimo capolavoro è il seguito: Dawn Of The Dead (1978). Qui ci si avvicina davvero alla perfezione. Un centro commerciale simbolo del consumismo moderno diventa rifugio di un gruppo di persone come al solito eterogeneo e contrastante. Il format è sempre lo stesso, si prova a resistere, a sopravvivere e a tentare un'ultima, disperata fuga. E poi zombie in quantità industriale che, seppur stupidi, lenti ed aggirabili, sono sempre più numerosi! Aggiungiamoci che questa volta ci sono i colori, un budget più alto del precedente (ma non esorbitante) e le musiche dei goblin, e chiudiamo il cerchio. Pietra miliare!




Dead
Everywhere
Dopo la notte, e dopo l'alba, fu il Giorno Dei Morti Viventi (Day Of The Dead, 1985).



E come il giorno che avanza, anche l'epidemia ha avuto la sua inevitabile evoluzione, dilagando nel mondo. I morti hanno preso il controllo della terra, relegando gli umani a vivere come topi nel sottosuolo. Il vero cambiamento in questo film sta nella nuova veste attribuita agli zombie. Infatti un gruppo di scienziati, capeggiati dal Dottor Logan, scoprirà che hanno capacità di adattamento e di apprendimento, possono evolversi. Il rapporto che si crea tra Logan e le sue "cavie" è intenso, e comincia a diventare sempre più difficile scegliere da che parte stare quando i vivi mostrano la loro parte peggiore. E' un capitolo più riflessivo rispetto ai precedenti, ma col passare dei minuti lo splatter si fa strada, e ci consegna delle scene mitiche, che definire disturbanti è poco!



Ne La Terra Dei Morti Viventi (Land Of The Dead, 2005) il mondo è sconvolto. Gli unici esseri umani rimasti vivi sono asserragliati nel quartiere di una grossa città, abbandonati a loro stessi. Solo un piccolo gruppo di ricchi "uomini d'affari" gode di vita agiata all'interno di un grattacielo, che ricorda proprio un enorme centro commerciale (guarda un po'...). Fuori dalla cerchia della cittadella gli zombie "vivono" in quello che rimane della città, sbeffeggiati, ghettizzati dalla minoranza ancora in vita. Chi sono i cattivi allora? Chi è carnefice e chi vittima? La vera minaccia è davvero rappresentata dagli zombie? Quello che è certo è che questi cadaveri ormai sono evoluti, e capitanati da un benzinaio di colore "illuminato" partono all'assalto della città, per liberarsi dalle catene nelle quali sono costretti da troppo tempo.





E' qui che finisce il ciclo classico dei morti viventi, ed è una degna conclusione. Romero ci lascia con molte questioni irrisolte, ma sarà compito nostro dare le risposte opportune scrutando nei meandri della nostra coscienza.
Il successivo capitolo del regista di New York è Le Cronache Dei Morti Viventi (Diary Of The Dead, 2007), ed è qualcosa di effettivamente differente rispetto a quello a cui eravamo abituati, tanto che personalmente non lo considero un proseguo della saga, ma un extra (quasi) indipendente. Si tratta di una sorta di diario, il quale narra le vicende di una troupe amatoriale, che si trova invischiata in una lotta per la sopravvivenza nel tentativo di tornare alle proprie case, dove si illudono di poter trovare rifugio, o almeno i propri cari. Le riprese sono in prima persona, nello stile che recentemente abbiamo visto anche in film come Cloverfield e Paranormal Activity. Bisogna farci l'abitudine, ma comunque il risultato non è male. La componente sociale è ancora più evidente, quasi sbattuta in faccia allo spettatore, e tutto sommato la storia passa in secondo piano. E' comunque un buon film, e lo stile di Romero c'è tutto, seppur senza trovate particolarmente originali e personaggi ben caratterizzati. Mi è piaciuta moltissimo la scena in cui il giovane regista Jason Creed spiega agli attori del suo film che gli zombie sono morti, putrefatti, e per questo motivo si devono muovere lentamente. Non possono di certo correre dietro alla propria vittima! Alla faccia dei morti viventi arzilli e scattanti (e inverosimili aggiungerei) che si vedono in altri film.

L'universo creato da George A. Romero è ineguagliabile. La paura e la tensione che si provano guardando i suoi film mettono a dura prova chiunque sieda davanti allo schermo, e potrebbero far saltare i nervi ai più deboli di cuore. Gli ambienti claustrofobici, e la sensazione di non avere scampo, di essere in trappola, opprime, schiaccia, terrorizza. Il morto che si risveglia gela il sangue dell'uomo sin dalla notte dei tempi, ma in questo caso si è andati oltre. Gli zombie siamo noi, tutti noi, e abbiamo già perso. La forza di questi film è infatti la duplicità di interpretazione che possiamo dargli. Chi bada al sodo avrà comunque a sua disposizione degli horror eccezionali, paranoici e terrorizzanti; chi invece cerca di spingersi oltre il velo dell'evidenza avrà tante sorprese, e tanti spunti di riflessione sulla visione della società moderna da parte del regista. I riferimenti sono molteplici, e non sarà difficile coglierli ed interpretarli.



Che eredità ha lasciato l'opera del regista?

Senza dubbio ha influenzato con decisione tutto l'horror dagli anni '70 in avanti portandolo in quella che sarà l'epoca moderna, ha creato una nuova visione, delle nuove strade da seguire. Le ultime generazioni nonostante non abbiano partecipato in prima persona alla crescita della creatura Romeriana, sono ancora figlie di quell'idea, di quel modo di fare cinema, e sarà così finchè un nuovo genio sconvolgerà un'altra volta le nostre menti.




George A. Romero non ha inventato lo zombie, ma ha saputo rimodellarlo, plasmarlo su quella che è la società in cui viviamo, dando vita ad un genere di terrore che è diventato il punto di riferimento da allora in avanti. E scusate se è poco.
Tom Savini
p.s. un grande merito lo ha anche l'ormai mitico Tom Savini. I suoi effetti speciali hanno reso ancora più grande tutto questo.

mercoledì 4 agosto 2010

Piranha (ancora più tamarri) e dintorni

Per chiunque pensasse a Piranha 3D come un film tamarro, allora consiglio di procurarsi l'ultimo capolavoro della tragicomica Asylum (si, sempre loro...), che ha preceduto l'uscita di Piranha 3D di qualche tempo, ed ha sfornato Mega Piranha. Non c'è molto da aggiungere, il trailer dice tutto.



Per i meno informati, la Asylum è solita fare uscire torbide imitazioni di prossimi film di successo con largo anticipo. Per esempio, questo è uno degli indimenticabili film capolavoro di questa casa di produzione che ci fa sorridere da anni. Da notare la presenza di un Lorenzo Lamas ripulito, e palesemente in crisi finanziaria per accettare una parte in un film del genere.


Esistono solo due mostri nella storia del cinema che a mio parere non possono essere eguagliati, nemmeno da quei fottuti geni della Asylum...
The Giant Claw...


...E Gamera...


Questa è roba forte!!!

martedì 3 agosto 2010

Piranha Tamarro!


Si, ci siamo quasi!
A proposito di tamarrate (vedi post precedente), non posso non amare già il prossimo Piranha 3D, che si preannuncia un film di una ignoranza decisamente sopra le righe. Trama classica, piranha preistorici intrappolati sotto la crosta terrestre riemergono a seguito di un terremoto (shit!), e infestano le acque di una località balneare, durante lo Spring Break (HOLY SHIT!!).
Come se non bastasse, pare che questa pellicola contenga la scena con più decessi di tutta la storia del cinema. Decisamente imperdibile per gli amanti del trash!

Ecco il trailer:



Senza esulare troppo dal tema, ieri sera ho visto su Sky San Valentino Di Sangue del 2009. Trama inesistente, recitazione da suicidio, personaggi circensi e finale con tanto di dubbio amletico su chi sia l'assassino. Però un minatore con maschera antigas che abbatte chiuque a colpi di piccone non può che avere la mia approvazione.



Uno slasher da gustare con birra e amici in una afosa notte d'estate.

lunedì 2 agosto 2010

Predators (Reloaded)

Eccomi di ritorno dal cinema, è stata l'ora di vedere il nuovo Predators. Avevo voglia di un bel film d'azione, senza fronzoli, e con tanta violenza più o meno gratuita, quindi mi sembrava quantomeno doveroso spararmi il nuovo capitolo della saga di questi cuccioli d'alieno.
Devo dire che questi ingredienti nel film li ho trovati, e mi sono divertito. Come già detto qualche post fa, si tratta di un episodio nuovo di zecca, che però mantiene qualche riferimento ai fatti accaduti nel lontano 1987.
Predators è un film d'azione puro, piuttosto crudo in alcune scene, ma avrei preferito un ritmo un po' più veloce, ed un'atmosfera più claustrofobica, visto che in una giungla così fitta si poteva alimentare la tensione all'infinito. Il regista ha optato per caratterizzare un po' le personalità dei protagonisti, non facendo mancare un tocco di buonismo nel finale che non mi è sembrato necessario, ma è in linea con lo svolgimento degli eventi. Ambientare la narrazione in una "riserva di caccia" non è forse un'idea da oscar, ma in Predators si tratta di sparare, di sopravvivere...chi se ne importa dei sofismi! Sempre meglio che un minestrone di remake che va tanto di moda, pollice alto per chi ha coraggio di cercare soluzioni nuove e di continuità.

Per quel che mi riguarda il film è promosso, seppur con qualche riserva. Un 6 se lo merita.
Certo, gli action movie in stile anni 80/90 non li avremo più, i tempi sono cambiati...quanto rivorrei Schwarzy pieno di steroidi e di cattive intenzioni, celate sotto una maschera totalmente inespressiva. Hasta la vista, baby.

lunedì 5 luglio 2010

The Hole 3D


Mercoledi sono stato trascinato al cinema,senza avere la minima idea di cosa avrei visto. Questo mi preoccupava parecchio, visto che i film attualmente in programmazione sono tipicamente estivi, in poche parole totalmente inutili.
La scelta dei compagni di serata è ricaduta su The Hole 3D. Tutto sommato tra una rosa di film dai titoli agghiaccianti, un horror è sempre la scelta migliore! Inoltre è la mia prima esperienza di cinema in 3D, quindi la curiosità c'è. Poco prima di entrare in sala scopro che il regista è Joe Dante...non uno da quattro soldi! Chi se lo dimentica il mitico Piranha! Comincio a sperare, e mi butto sulla sedia.
Joe Dante
Sono stato decisamente troppo ottimista...questo è il classico film adolescenziale di stampo americano, con qualche salto sulla poltrona, una cricca di adolescenti alle prese con drammi psicologici, pruriti sessuali mai apertamente manifestati e una lunga serie di situazioni al limite della demenza. E' evidente che Dante ha cercato di dare al film un tocco d'ironia in stile Sam Raimi, ma piuttosto che situazioni divertenti, ci si trova di fronte a scene davvero ridicole; pupazzi tanto infernali quanto innocui, bambine fantasma dall'aspetto tremendo ma col cuore tenero, improbabili reduci fuori di testa a causa dell'oscuro buco nero, e chi più ne ha più ne metta.
A questo punto preferivo guardarmi un sincero teen horror movie di serie b! Non lo consiglio a nessuno.
The Hole 3D
E poi il 3D...l'impatto iniziale è stato tutto sommato positivo, è qualcosa a cui non si è abituati, e con qualche trucchetto ben congegnato si assiste a delle piccole meraviglie visive. Detto questo, lo trovo del tutto superfluo, poichè non aggiunge nulla all'economia di un film. Mi sembra solo uno specchietto per le allodole (dalla vita breve per altro), all'unico scopo di estorcere denaro ad un pubblico modaiolo...dieci euro, di mercoledi, è decisamente un furto! Almeno mi sono potuto tenere gli occhiali...sai che fortuna.