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lunedì 7 gennaio 2013

(playing XXX in its entirety)

Esiste qualcosa di più odioso della frase (playing XXX in its entirety)?
Dopo la tragicomica moda delle reunion, nella quale sono cascato più di una volta, è ormai il momento delle band che propongono e promuovono in sede live uno dei loro dischi dall'inizio alla fine. Che gusto c'è a sorbirsi una scaletta della quale si conosce tutto? Finisce un pezzo e sai già quale comincerà dopo, non una sorpresa, non un solo secondo di attesa. Posso capire quando vengono riproposti dischi fondamentali (e parlo di pietre miliari alla Master Of Puppets) ad integrazione di uno show completo da più di due ore, ma se per fare un esempio come un altro gli High On Fire se ne escono con tutto The Art Of Self Defense al Roadburn non è proprio la stessa cosa...ma mi faccia il piacere! Bellissimo album, senza dubbio, ma perchè non puntare sulla promozione del nuovo album, che è pure una bomba? Mancava un po' di appeal commerciale per i teenager? Molto più facile tirare fuori dal cilindro il buon vecchio cavallo di battaglia per andare sul sicuro! Poco importa che facciano anche un secondo show probabilmente più canonico due giorni dopo, questo è un trend che faccio davvero fatica a comprendere, sa troppo di band che o si sopravvaluta o fatica ad avere una visione del futuro e vive già di ricordi.
Questa abitudine di rivangare nel passato sta diventando davvero stucchevole e pericolosa, ci stiamo scavando una bella e confortevole fossa dalla quale sarà sempre più difficile rialzarsi.

venerdì 19 giugno 2009

Una settimana di grande musica, e di grandi delusioni

14/06/09 Faith No More - Palasharp
18/06/09 Depeche Mode - San Siro
a
Grandi nomi, ma c'è qualcosa di stonato in tutto questo.
Partirò parlando dei Faith No More.
Come tutti sanno il Rock in Idro è stato selvaggiamente spostato al Palasharp, insieme ad una valanga di polemiche e di una buona dose di scaricabarile, grazie al quale non si è ancora capito di chi sia stata la responsabilità di una gestione così scellerata. Temperatura altissima, e clima che nel palazzetto era simile a quello di una jungla amazzonica. Ritornerò su questo argomento più avanti.
Non voglio spendere troppe parole sulle band che ho seguito prima dei vecchietti terribili, ma voglio comunque segnalare la estrema banalità dei Lacuna Coil, e la forma discreta dei Limp Bizkit nonostante la prolungata assenza dalla scena. Sui Faith No More invece si potrebbero riempire pagine e pagine raccontando di quanto siano superiori, di quanto Patton sia chiaramente di un'altra galassia, e di come l'età e l'inattività non possano inficiare il lavoro di una delle migliori band di sempre. Qualche imprecisione qua e la, ma che importa? Semplicemente oltre!
p.s. Evidence in Italiano non la dimenticherò mai!
v
I Depeche Mode li aspettavo, era molto che desideravo vederli in concerto. Palco e luci fantastici, ottimo il lavoro preparato per i maxi schermi che si ergevano alle loro spalle, davvero spettacolare e mai ripetitivo. Da loro mi aspettavo più esplosività, più verve, ma voglio concedere attenuanti ad un Dave Gahan reduce da una complessa operazione chirurgica. Sono comunque musicisti eccezionali, una band che non ha conquistato il successo per caso, ma grazie al lavoro ed al talento. Solo pochi possono vantarsi di aver sfornato una così grande quantità di singoli nella loro carriera! Sembra tutto perfetto, o quasi, ma ecco che la pesante mano dell'amministrazione milanese impone un limite di decibel al limite del ridicolo, prendendosi gioco di chi avrebbe voluto godersi un concerto nelle migliori condizioni possibili (il prezzo del biglietto non era poca cosa).
e
Noi dell'underground stiamo resistendo, e stiamo vincendo le nostre piccole battaglie, ma la musica mainstream, di questo passo, rischia di scomparire in Italia. Io di certo non spenderò più i miei soldi per subire altri soprusi di questo tipo. Meditate...

lunedì 9 marzo 2009

Faith no more & Karma to burn - a volte ritornano

E' notizia di diversi giorni fa che torneranno in attività due delle mie band preferite di sempre!

I Faith no more non hanno bisogno di presentazioni, vengono da un lungo periodo di separazione, ma sono convinto che, qualora dovessero sfornare un nuovo lavoro, non deluderanno affatto. La formazione della reunion è composta da Mike Patton alla voce, da Bill Gould al basso, da Mike Bordin alla batteria, da Roddy Bottum alle tastiere e da Jon Hudson alla chitarra. Mancherà quindi Jim Martin, che io personalmente ho adorato con i FNM, ma non mi lamento affatto. Li aspetto in Italia, magari a Settembre, magari al Rock in Idro...

I Karma to burn sono certamente meno celebri dei sopracitati Faith no more...ma che band!!!
Fondamentali è la parola che più gli si addice. Peccato solo per gli artwork dei loro dischi, veramente terribili a mio parere!
In formazione ci saranno Will Mecum alla chitarra, al basso Rich "Dickie" Mullins, e dietro le pelli Rob Oswald. Quindi niente vocals!
Sinceramente non saprei dire se avrei preferito la formazione col cantante o meno, io li adoro, con o senza! E li voglio in Italia, grezzi e massicci.
Questa è la stupenda locandina apparsa su internet:


I ritorni non li ho mai amati, ma queste sono due sorprese a dir poco spettacolari!