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giovedì 19 agosto 2010

Roadburn 2011...Gentleman, Start Your Engine


Sembra presto per parlarne, ma Walter e soci difficilmente si perdono in chiacchere inutili. I preparativi per l'edizione 2011 del Roadburn sono nel vivo, e cominciano già i primi pronostici sulle band che presenzieranno. Pare che tra i primi più o meno confermati, questo non l'ho ancora capito, ci siano i Pentagram, quindi si comincia subito a fare sul serio!

Questo è un estratto del comunicato pubblicato sul sito del Roadburn qualche settimana fa:

"...Sadly, harsh reality has proved to be kind of a buzzkill. The underground scene, too, continues to suffer from the global financial crisis. It’s getting harder to arrange one-off shows since so many established bands need to tour two or maybe three times a year in support of their latest release to be able to keep doing what they are doing, while new bands have it even rougher. As a last resort some bands end up drastically raising their fee.
It is also getting more difficult to fly bands in just for the festival due to the huge jump in airline ticket prices. Plus, some (US) cult bands can’t make it over here because promoters are unable to book them a full European tour. These are things we have to deal with on a daily basis right now, but we are not going to let them bring us down! In fact, we are positively brimming with ideas and we are going to rise to the various new challenges and make Roadburn 2011 just as epic as every edition so far. We’re up for it…how about you?..."


Purtroppo i problemi ci sono, è inutile negarlo. Il crollo economico si avverte anche nelle più piccole pieghe del mercato underground, figuriamoci in un festival che, seppur di settore, ha una dimensione internazionale e fa girare parecchi soldi. Se l'Olanda ed altri paesi europei o d'oltreoceano possono comunque rimanere a galla, in Italia la situazione è tutt'altro che semplice se consideriamo le strutture paleolitiche che circondano la scena musicale del belpaese. Si naviga a vista, chiappe strette e via!

Detto questo, la difficoltà nel mettere in piedi una line up leggendaria potrebbe aprire delle possibilità a band europee che finora hanno avuto meno spazio in manifestazioni così grandi, e potrebbero esserci delle gran belle sorprese. O delle grandi delusioni, ben inteso. Di certo non sarò del partito di che vorrebbe al Roadburn la band che sta sotto casa, o gli amici degli amici perchè "spaccherebbero il culo a tanti gruppi tra quelli che ci suonano di solito". E' vero che spesso ci sono band mediocri, gruppi trascurabili che vendono poco o nulla, ma è altrettanto vero che alcune di queste formazioni hanno centinaia di concerti alle spalle, ed esperienza da vendere. A me sembra che il livello medio di professionalità in quel del Roadburn sia più alto rispetto a quello dell'underground italico, e che prima di meritarsi opportunità del genere, ce n'è di strada da fare...( e di culi da leccare, ovvio)

Se dovessi scegliere su due piedi un nome italiano da spedire a Tilburg, direi Midryasi.



Intanto, la notizia ufficiale è che quest'anno i curatori della serata di venerdi saranno i Sunn O))), ed io sto già cominciando a godere! I Sunn mi rompono i coglioni, ma vederli dal vivo credo sia imprescindibile, e farlo dal main stage dello 013 sarà una gran figata. Inoltre quando si parla di Sunn O))) si parla di Southern Lord, ed è da qui che possono venire fuori cose molto interessanti. Ad un bis dei Goatsnake non voglio nemmeno pensare, ma dei Boris che suonano Altar, o un altro viaggio con gli Om li vogliamo buttare via? Staremo a vedere, intanto mi trastullo immaginando i Corrosion Of Conformity on stage. Si, io ci credo! Non voglio dirlo troppo forte, ma la sensazione è che potrebbero esserci, sembra che ad indicarlo ci sia più di una coincidenza (qualcuno ha parlato del 7" in arrivo dalla Southern Lord?).

Conclude esprimendo il mio desiderio, come fa ogni bambino che si rispetti prima del Natale (che per me arriva a metà Aprile): Rotor.


giovedì 15 luglio 2010

2010, giro di boa


Come procede questo 2010?

Vediamo di tirare brevemente le fila dei dischi usciti quest'anno ascoltati finora.

High On Fire - Snakes For The Divine : qui si comincia male...è un disco incazzato dalle sonorità metal delle più classiche, Matt Pike e soci buttano giù un sacco di riff violenti, ma dov'è la sostanza? Non ci sono pezzi da ricordare, nè momenti particolarmente elevati. Un po' banale, senza anima.
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Solace - A.D. : anche per quanto riguarda i Solace non riesco ad essere particolarmente benevolo. Nel disco ci sono i classici ingredienti della band, quindi riffoni che viaggiano sparati come un camion a tutta birra, ritmo e pesantezza, ma si nota un deciso calo creativo nella scrittura dei pezzi. La sensazione che ho avuto è simile a quella vissuta ascoltando l'ultimo degli High On Fire, cioè quella di un disco che scorre come un "tranquillo" fiume di pianura, senza quei picchi che è doveroso aspettarsi da un gruppo di questo calibro. Lavoro discreto, ma pensavo e speravo in qualcosa di meglio.
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Fatso Jetson - Archaic Volumes : c'è qualcuno che pensava ad un passo falso dei Fatso? Impossibile! Infatti il disco è davvero bello, perfetto per viaggiare in auto sotto il sole estivo. Sax e armonica danno un tocco in più ai pezzi nuovi, che ricalcano in pieno lo stile della band. Dopo averli visti dal vivo assaggiando in sede live i nuovi brani, riascoltare il tutto su disco non è stato semplice. Sul palco sono quanto di meglio ci si possa aspettare, e hanno un tiro che è ben difficile riprodurre in fase di registrazione. Detto questo, sfido chiunque a dimenticarsi in fretta le canzoni di Archaic Volumes. Ti rimangono stampate nel cervello, c'è poco da fare. Ci hanno regalato un'altra perla, ce ne vorrebbero mille di band così...
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Zoroaster - Matador : ascolto fresco fresco, di ieri! Ed è anche il primo disco degli Zoroaster che mi passa tra le mani. Mi piace, mi piace...belle superchitarre taglienti, a tratti acide (forse dico una cazzata, ma a tratti mi ricordano quelle degli Acrimony di Tumuli), momenti psichedelici fantastici conditi da una voce eterea che si inserisce alla perfezione. Pensavo fossero più pesanti...invece in Matador c'è anche spazio per un pezzo rock 'n roll come Trident. Promossi!
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Rotor - 4 : Che bel disco!! Dopo l'intro si parte con un pezzo molto strano, decisamente folle, un po' spiazzante a dire il vero. Andando avanti si rientra nei ranghi dello stile Rotor, ma non prima di An3R4, dove spicca la presenza della voce. Costa Verde è un pezzo che fa godere, ed è da qui che si riconosce la band con i suoi tipici tratti distintivi heavy psych. La conclusione, del tutto inaspettata, è affidata a Neatz Brigade, cover degli Obsessed!! 4 ha davvero pochi punti deboli, sento già odore di top ten 2010...