F
Domenica sera mi è capitato tra le mani il dvd di Imago Mortis, film del regista Stefano Bessoni, di cui ricordavo i trailer di diversi mesi fa. Quando uscì al cinema, mi incuriosì molto. Lo presentarono come oscuro, macabro, gotico...italiano! Non potevo certo perdermelo!
E
Ebbene, l'entusiasmo per il grande risalto mediatico dato alla pellicola al momento della sua uscita, è scemato dopo pochi minuti dall'inizio del film. Si apprezzano immediatamente le scelte visive del regista, cupe, tenebrose, dense di mistero,sicuramente interessanti. Ma la storia finisce presto col fare acqua da tutte le parti. Thanatoscopi, ricca e anacronistica nobiltà, letterati e professori occultisti, ma non troppo...tutto sembra essere utilizzato senza un vero e proprio fine, ma unicamente per far bella mostra di alcuni clichè gotici, facendo risultare il punto di vista narrativo della trama alquanto povero di contenuti. Anche i continui ed espliciti riferimenti all'espressionismo tedesco (Murnau, Caligari...ricordano qualcosa?) rientrano in questo tentativo un po' goffo di aggiungere alla storia qualcosa di evocativo.
A
Purtroppo Imago Mortis è bocciato.
R
La scuola horror italiana deve ancora rinascere.
Domenica sera mi è capitato tra le mani il dvd di Imago Mortis, film del regista Stefano Bessoni, di cui ricordavo i trailer di diversi mesi fa. Quando uscì al cinema, mi incuriosì molto. Lo presentarono come oscuro, macabro, gotico...italiano! Non potevo certo perdermelo!
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Ebbene, l'entusiasmo per il grande risalto mediatico dato alla pellicola al momento della sua uscita, è scemato dopo pochi minuti dall'inizio del film. Si apprezzano immediatamente le scelte visive del regista, cupe, tenebrose, dense di mistero,sicuramente interessanti. Ma la storia finisce presto col fare acqua da tutte le parti. Thanatoscopi, ricca e anacronistica nobiltà, letterati e professori occultisti, ma non troppo...tutto sembra essere utilizzato senza un vero e proprio fine, ma unicamente per far bella mostra di alcuni clichè gotici, facendo risultare il punto di vista narrativo della trama alquanto povero di contenuti. Anche i continui ed espliciti riferimenti all'espressionismo tedesco (Murnau, Caligari...ricordano qualcosa?) rientrano in questo tentativo un po' goffo di aggiungere alla storia qualcosa di evocativo.
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Purtroppo Imago Mortis è bocciato.
R
La scuola horror italiana deve ancora rinascere.
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