Settimana scorsa sono usciti due tra i dischi più attesi del 2011, vale a dire The Hunter dei Mastodon e Unto The Locust dei Machine Head. Stesso giorno, titoli molto simili, stessa attitudine...che ci sia del tenero?
Poteva essere la coppia più bella del mondo, ma la locusta, forse per la sua natura di insetto infestante, fa la parte della ragazza bruttina. Intendiamoci, non è un un buco nell'acqua, ma mi aspettavo di più. Lo trovo un po' noioso, piatto, manca il pezzo che ti fa saltare dalla sedia e ti fa gridare al miracolo. Inoltre la virata metalcore è stata piuttosto pesante, con qualche chitarrina e qualche coretto di troppo e da nostalgico di Burn My Eyes sento la mancanza di un po' di ciccia. E' un album discreto, ne più ne meno, e questo è troppo poco per una grande band come i Machine Head.
E pensare che l'appuntamento era cominciato così bene...i Mastodon si sono presentati col vestito buono, un vestito firmato. The Hunter è un ulteriore evoluzione rispetto al super progressivo Crack The Skye, da cui comunque prende diversi spunti. Il minutaggio dei pezzi è tornato su livelli più tradizionali e le stesse strutture si sono semplificate a vantaggio di un'immediatezza che non rischia però di essere banale. Infatti anche brani relativamente "facili" come Curl Of The Bowl e Spectrelight hanno un tiro micidiale e funzionano alla grande. E' un album da band vera, più melodico del solito, ma ben suonato e con una produzione al top. Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano? Ma va, The Hunter è molto più gustoso! Crack The Skye è un gradino oltre, ma i Mastodon dimostrano ancora una volta di avere classe da vendere.
2 commenti:
mi sono fermato dopo aver letto i sacrilegi sui machine head!!!!! eeeerrreeeesssiiiieeee :P
tu non sei attendibile, non fai testo sui Machine Head...per me NNNO!! ahahhahaahhah!!
Dai, mi aspetto sempre di più da loro, ormai sono delle leggende! E questo è anche una condanna.
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