Nel profondo sud si fa sul serio, non c'è alcun dubbio! Grande ritorno per i Crowbar, che si fanno vivi con quello che per quanto mi riguarda era l'album più atteso del 2011. Sever The Wicked Hand è un bel mattone in faccia, ben scritto, ben suonato, e ben prodotto. Che Kirk Windstein fosse un ottimo musicista non lo scopriamo di certo adesso, tanto è vero che sfodera una grande prestazione soprattutto a livello di songwriting, davvero eccellente come sempre. Tra i pezzi migliori del disco ci sono la melmosa Liquid Sky and Cold Black Heart, Cleans Me Heal Me, The Cemetery Angels e Symbiosis, tutti momenti di gran classe. In Sever The Wicked Hand c'è davvero tutto, dalle sfuriate selvagge, alle aperture più cantabili, alle smetallate old school, passando dallo sludge più lento e paludoso per finire al doom infernale e oscuro. Per amanti dei suoni più marci questo album sembrerà un po' troppo patinato, infatti è piuttosto cristallino e preciso, pur non snaturando le sonorità sludge/southern. A mio parere la scelta è perfetta, perchè tutti gli strumenti hanno il loro spazio e sono amalgamati alla perfezione, soprattutto la chitarra fantastica di Kirk Windstein.
C'è poco di cui discutere, i Crowbar sono una grande band e anche questa volta lo hanno dimostrato! Hanno classe, e questo fa la differenza. Ma quando vengono in Italia???
La vogliamo trovare qualche pecca? L'opener è un po' insipida e non mi prende come invece avrei voluto per iniziare subito con l'acceleratore pigiato. E poi l'artwork...orrendo! Questo può competere con quelli dei Karma To Burn, band che di copertine tragicomiche se ne intende.
Per il resto...petto in fuori e corna al cielo \m/
Nessun commento:
Posta un commento