lunedì 28 marzo 2011

King of the road says you move too slow // Fu Manchu @ Spazio 211, 24-03-2011

Quanto tempo ho dovuto aspettare per vivere un loro concerto...anni interi a idolatrarli come una delle mie band preferite di tutto il pianeta, anni nei quali sono riuscito a perderli per i motivi più disparati. Questa la consideravo una delle ultime occasioni, una sorta di ultima chance, o dentro o fuori, ora o mai più. Torino non è così distante pur essendo un giovedi sera, il prezzo di 17 euro compresa la prevendita è onesto, quindi si parte!
Lo Spazio 211 non è male, anche se la disposizione lascia pensare che l'acustica non sia il massimo. L'impressione viene confermata dai locals, che suggeriscono di rimanere al centro, di fronte al palco, per avere la resa migliore.
Alle 23:00 si scatena l'inferno! I ragazzi sono infuocati, i suoni molto buoni, potenti e pesanti come degli schiaffi in pieno volto. Si inizia con una manciata di pezzi "di riscaldamento", tra i quali una mitica Hell On Wheels, con conseguente pogo a pochi passi di fronte a me. Quando tocca a In Search Of sono al settimo cielo. I pezzi sono suonati benissimo, sono tutti in forma e poco importa se Scott Hill con quei capelli sembra He-Man. L'album è di per sè fantastico, e dal vivo i Fu Manchu lo valorizzano al centodieci per cento, suonando precisi e feroci come delle macchine. Il concerto termina con alcuni pezzi storici su richiesta, tra i quali l'immancabile Evil Eye e la conclusiva King Of The Road.
Vedere gruppi di questo calibro sul palco fa riflettere. Non sono molti quelli che possono vantare una grande abilità sul palco, una personalità straripante e allo stesso tempo dei pezzi stratosferici. Si, perchè i Fu Manchu hanno snocciolato per questo live (ed in tutta la loro carriera) una serie impressionante di canzoni eccezionali. E' questo che fa la differenza tra una buona band ed una band leggendaria.
Concerto memorabile per me, è una questione di cuore.

Il Rito

Il 2011 si sta rivelando una annata interessante per l'horror e affini, non c'è dubbio. Le uscite ci sono, molte arriveranno, e mi ritrovo a dover pianificare le scelte per le pellicole future. Bene, ottimo direi!
Devo dire che gli esorcismi mi hanno un po' stancato, è difficile trovare elementi di novità quando l'argomento è così trito e ritrito! Ho ancora bene in mente quella cagata de L' Ultimo Esorcismo, il classico esempio di una idea discreta realizzata nella peggiore maniera possibile...
Ma ne Il Rito c'è Anthony Hopkins, e questo basta ad assicurare la mia presenza!
In effetti il film è buono, con una storia che sta in piedi e che ci offre l'ennesimo punto di vista differente sull'argomento: un giovane senza fede diventa prete per caso, e viene spedito volente o nolente a Roma per occupare una poco ambita poltrona da esorcista. Durante il viaggio verrà affiancato all'esperto Anthony Hopkins, anch'egli prete atipico e anarchico, il quale avrà il compito di convincere il giovanotto che quando si parla del diavolo, non solo spuntano le corna, ma qualcosa di vero c'è!
La prima parte del film mi è piaciuta molto, perchè mostra la situazione in maniera molto realistica e per nulla romanzata, tenendo alta l'attenzione e la curiosità per qualcosa che non è scontato o già visto (almeno non del tutto). Qualche problema invece comincia a palesarsi nelle battute finali, dove l'abuso di effetti digitali e una chiusura decisamente frettolosa lasciano una sensazione di occasione persa.
Hopkins è grande e interpreta il suo ruolo alla perfezione, mentre Colin O'Donoghue nei panni del giovane esorcista lascia un po' a desiderare. Non entra mai nel personaggio e sembra un manico di scopa, non ci siamo!

In conclusione, film più che discreto. Pur non essendo un capolavoro lo si guarda volentieri, non sono soldi buttati!

mercoledì 16 marzo 2011

Rock in IdRho // Line Up ufficiale

Ecco la line up ufficiale e definitiva del Rock in IdRho:

FOO FIGHTERS
IGGY & THE STOOGES
SOCIAL DISTORTION
BAND OF HORSES
THE HIVES
FLOGGING MOLLY
MINISTRI
OUTBACK

Sono rimasto molto deluso dalle ultime due band annunciate, cioè i Ministri e gli Outback, entrambi italiani. I primi sono partiti col botto, ma i live a cui ho assistito sono stati deludenti e non mi è piaciuto particolarmente il disco. Li trovo decisamente sopravvalutati. Degli Outback ho sentito poco, e su quella miseria stendo un velo pietoso. Si preannuncia una giornata in compagnia di orde di indiemoalternatintellectual, servirà uno stomaco forte e una buona dose di pazienza per sopportare tutto questo.

lunedì 7 marzo 2011

Piranha a poppa!

Ieri sera è toccato a me. Piranha 3D era uno dei film più attesi di tutta la stagione, non appena ho avuto l'occasione mi sono fiondato al cinema dietro casa, esaltato come non mai!
La trama ormai la conoscono anche i muri, sta di fatto che un terremoto apre una faglia sul fondo di un lago, dal quale sbucano migliaia di piranha voraci e blablabla...ma che importa? La vera forza del film sta nelle due colonne portanti: gnocche da paura e violenza esplicita!

Lo scenario in cui si svolgono le vicende è Lake Victoria, località lacustre dell'Arizona caricata a molla in occasione dello Spring Break. Non c'è nemmeno tempo di godersi i primi culetti saltellanti che i nostri pesciolini preferiti divorano il primo, ignaro pescatore, dando inizio alla loro caccia al cibo. Prima di arrivare alle scene clou del film, incontriamo adolescenti arrapati, lesbo spogliarelliste guidate dal nostro vecchio amico Ultraman (!!!), bambini di cinque anni più sgamati di Lindsey Lohan e Doc di Ritorno Al Futuro che interpreta un esperto scienziato esperto di tonno pinna gialla.
Tutto questo mentre i piranha mietono vittime, avvicinandosi alla festa in spiaggia, dove si consuma una vera e propria mattanza di oltre quindici minuti nei quali si vede di tutto. Corpi mutilati, sangue ovunque, braccia mozzate, corpi dilaniati, mutilazioni assortite...tutti avviene senza pietà e nel modo più esplicito possibile, alla luce del sole. Qui non c'è spazio per l'immaginazione! Il finale è più che improbabile, ma è perfettamente in linea con lo spirito che il regista ha voluto dare alla pellicola.

Alexandre Aja ha fatto davvero un ottimo lavoro, Piranha 3D ha tutte le caratteristiche che servono per un film del genere (trama inesistente e surreale, donne, violenza), è girato molto bene e a livello visivo è molto interessante, nonostante l'abuso di CGI. Il cast d'eccezione (anche Eli Roth fa la sua comparsata) impreziosisce il tutto .

Per quanto mi riguarda il film è ottimo, da non perdere per tutti gli appassionati del genere. Per tutti gli altri si tratta solo di soldi buttati, per il cinema e per i chili di plasil che serviranno a placare lo stomaco sottosopra.

giovedì 3 marzo 2011

The Atomic Bitchwax // The Local Fuzz

Un'unica traccia strumentale di quaranta minuti abbondanti, questo è un disco che non ti aspetti. Con questo ultimo lavoro gli Atomic Bitchwax hanno deciso di sorprende, dando vita ad una fiera del riff, perchè è di questo che si tratta. Accantonata la voce, accantonata la struttura classica della canzone, si sono dati da fare con quello che gli è sempre riuscito meglio: macinare riff su riff.
Finn Ryan è il vero eroe di questo disco, sempre in primo piano e sempre in grado di ricamare giri interessantissimi e con un tiro pazzesco. All'inizio ero scettico, temevo che la noia potesse prendere il sopravvento, ma qui di annoiarsi non se ne parla! Tutto scorre senza la minima esitazione, e con una costruzione tale da non dare mai un senso di stanca; sono quaranta minuti che letteralmente volano senza nemmeno accorgersene, tra ritmiche serrate, momenti psichedelici, cambi di tempo e giri da scapocciata selvaggia. Non chiudo senza la solita ovazione a Chris Kosnik, un bassista con le palle pesanti come macigni.

Questi sono i The Atomic Bitchwax, non quelli mosci e spenti del precedente album 4. Disco da avere assolutamente!

martedì 1 marzo 2011

Zippo // The Personal Legend, nuovo singolo online

E' disponibile l'anteprima del primo singolo del nuovo disco degli Zippo. Il brano è intitolato The Personal Legend, ed è tratto dall'album Maktub in uscita per Subsound Records.

The Personal Legend (exclusive preview) by ZIPPO

Il pezzo è ottimo, con la solita sezione ritmica devastante, ed è un gran bell'antipasto di quello che si potrà ascoltare nel disco. Ho l'impressione che questa volta ci abbiano dato dentro parecchio con il prog, sono davvero curioso.

Grande band, rimango in attesa di ulteriori notizie!