mercoledì 17 febbraio 2010

Paranormal Activity



Cosa mi aspettavo prima di vedere al cinema Paranormal Activity? Nulla! Sono abbastanza navigato per ricordare che la pubblicità martellante, e le critiche entusiastiche, non bastano per rendere grande un film. Nonostante questo, la curiosità era molta, e non ho potuto evitare di fiondarmi in sala per capire se anche questa pellicola è tutto fumo e niente arrosto come molte altre che hanno ricevuto lo stesso hype dai fan americani.

The Blair Witch Project, da cui trae indubbiamente ispirazione, non mi era affatto piaciuto, l'ho sempre ritenuto un buco nell'acqua tremendo, un film privo di tensione e troppo lento, ma comunque frutto di una buona idea di partenza. Così come buona, anche migliore, è l'idea sulla quale viene sviluppato Paranormal Activity: una presenza misteriosa che perseguita una coppia di ragazzi qualunque, che li terrorizza in un crescendo di paura e panico, fino al climax delle scene finali. Una storia del genere, che fa perno sulle paure più classiche e quitidiane del genere umano, aveva tutte le carte in regola per dare vita ad un film da ricordare, ma non tutte le ciambelle escono col buco. Gli attori sono tutt'altro che naturali nel recitare il ruolo di una coppia "normale". La ragazza sembra un manico di scopa senza alcuna espressività, nè volontà propria, mentre l'uomo appare come un coraggioso quanto tonto ragazzotto americano di provincia, pronto a gettarsi nel pericolo solo perchè non abbastanza scaltro da riconoscerne l'entità. Il demone è il protagonista assoluto della pellicola, è lui che monopolizza l'attenzione dando vita a sempre nuovi tentativi per terrorizzare la povera coppietta. Le scene notturne sono spesso ricche di tensione, ma si ha sempre la sensazione di sapere quello che accadrà da li a poco, mentre alcune situazioni, come quella del borotalco, o della foto spezzata, sono decisamente troppo banali e scontate. Il finale è di sicuro effetto, ma è tutt'altro che una sorpresa, visto che era stato inserito nei trailer ufficiali.

Il mio giudizio è comunque piuttosto positivo. Non è di certo quel capolavoro del terrore che la pubblicità voleva farci intendere, ma è comunque una buona idea con degli spunti interessanti. Certamente poteva essere sviluppato meglio, con degli attori degni di questo nome, e con qualche colpo di scena in più, ma una sufficienza se la merita, soprattutto grazie al piattume che regna sovrano nell'ambito del cinema horror. Una lode invece a chi ne ha curato la promozione ed il marketing...loro si che hanno centrato in pieno l'obiettivo.

lunedì 15 febbraio 2010

Roadburn 2010


Mancano solo due mesi al gran giorno...ancora una volta, sarò presente al Roadburn Festival di Tilburg! Settimana scorsa ho messo anche l'ultimo tassello mancante nell'organizzazione del viaggio, i biglietti aerei per Eindhoven.
R
L'edizione 2010 si preannuncia interessantissima, come da tradizione. Non vedo l'ora di assistere agli show di band come Goatsnake, Eyehategod, Eagle Twin, Yob, Fatso Jetson, Candlemass, Sourvein, Karma To Burn...ci sarà da stropicciarsi gli occhi, e le orecchie.
O
La conferma degli Earthless mi ha fatto balzare sulla sedia, non posso dimenticare l'incredibile esperienza psichedelica vissuta durante il loro concerto nell'edizione 2008 del festival. So bene che non sarà ripetibile un momento del genere, ma dal vivo questi ragazzi ci sanno decisamente fare, quindi non rimarrò deluso. Attesa spasmodica anche per gli ormai rinati Karma To Burn. Sono venuti in Italia un'infinità di volte negli ultimi tempi, ma sono riusciti a perderli sempre, che questa sia la volta buona!
A
Sarà bello ritrovare la solita combriccola italo/perkeliana...il Roadburn è anche questo, non solo musica.